Raf Simons e le sue influenze musicali

Per capire appieno l’operato dello stilista Raf Simons occorre approfondire le influenze musicali che hanno forgiato la sua estetica. Lo stilista belga ha studiato design industriale in Belgio. «Ossessionato sia dai completi maschili formali e tradizionali e sia dai codici vestiari ribelli delle culture giovanili del passato e del presente, distillò un nuovo stile rivoluzionario da queste ispirazioni» [1]. Nella sua prima collezione maschile autunno/inverno 1955 il colore prevalente è il nero, si vedono completi maschili sartoriali, pantaloni abbinati ad una camicia e ad una cravatta, una silhouette lineare con riferimenti alla musica punk, gotica. Per la sua seconda sfilata primavera/estate 1998, intitolata BLACK PALMS, i modelli sfilano a torso nudo e hanno delle palme nere disegnate indosso. Ciò che colpisce sono le stampe con le grafiche di Never Mind Bollocks dei Sex Pistols. Per l’autunno inverno 1998 l’ispirazione sono i Kraftwerk e i due colori prevalenti sono il rosso e il nero.

Raf Simons è stato il direttore creativo per Dior a partire dal 2012. La collezione primavera/estate 2015 è ispirata a David Bowie e utilizza materiali insoliti per una collezione di Haute Couture, come la plastica. Abiti svasati, gonne plissettate e ricamate, minuscole sottovesti con paillettes sormontate da cappotti lunghi fino al pavimento. La collezione è un tuffo nel passato, tra gli anni ’50, ‘60 e ‘70. Nell’autunno inverno 2003 la collezione Closer in collaborazione con il graphic designer Peter Saville si apre sulle note dei New Order e i modelli indossano trench le cui stampe raffigurano le copertine degli album dei New Order’s -Technique e Joy Division’s – Unknown Pleasures. Decisamente una delle collezioni passate alla storia. I riferimenti musicali non finiscono qui: nell’Agosto del 2009 lo stilista prende ispirazione del primo album della Band THE XX, duo indiepop. Realizza quindi una collezione in collaborazione con questa band, caratterizzata da magliette con toppe, spille, immagini della copertina dell’album. Il tutto seguendo il filo logico del fai da te.

Gli album Punk e l’adorazione per David Bowie hanno segnato la sua adolescenza. Per l’ultima sfilata autunno inverno 2021 il designer ha evidenziato le sue passioni, i riferimenti alla musica, alla moda del passato e al cinema sono mescolati al fine di creare novità. La sfilata si caratterizza per un mix tra cultura alta e cultura bassa.  Da tutto questo emerge un guardaroba ibrido che mescola raffinatezza, giovinezza e punk.  Altro elemento che ci riconduce a Raf Simons è l’oversize, facente parte da sempre delle sue creazioni. Le parole sono essenziali nelle sue stampe: alcune riprendono la musica che l’ha ispirato, altre richiamano stati d’animo e idee tratte da citazioni musicali. La sfilata viene trasmessa sui social sotto le sonorità ipnotiche dei Kraftwerk con i brani Radioactivity, Antenne e Metropolis. 

Is in the air for you and me
Radioactivity
Discovered by Madame Curie
Radioactivity
Tune in to the melody
Radioactivity 

Is in the air for you and me scandisce il passo dei modelli. Possiamo notare come la musica sia il fil rouge di tutte le sfilate. Raf Simons le rende omaggio attraverso diversi modi e da questo si evince quanto sia importante per lui e quanto dia forma alla sua estetica. Possiamo affermare che ogni collezione di Raf Simons ci regala un pezzo della sua essenza, della cultura che l’ha forgiato e influenzato sino ad oggi.

Note
100 contemporary fashion designer, Köln, Taschen, 2013.